Io sono il guardiano
Punti di vista
Perchè acquistare questo libro
Direttamente dall’autore, in un’intervista video, puoi ascoltare la sua risposta a questa fantomatica domanda.
… PROSSIMAMENTE INSERIREMO ULTERIORI VIDEO …
Come è nata l'idea
di scrivere questa storia
L’autore racconta come è nata l’idea di scrivere il libro e altri aspetti che ritroviamo in esso.
Cosa dicono di questo libro
Questo libro è un giallo ma non solo.
Poiché conosco l'autore da alcuni anni ho potuto distinguere i tratti autobiografici dalla finzione narrativa.
Il libro ha molte sfaccettature interessanti. I luoghi di Torino che ben conosco: Via Po e il Museo Egizio, e altri più inconsueti e meno noti come le gallerie sotto la città, sotto gli infernotti (cantine sotto le normali cantine) , fanno da teatro per la storia. Il protagonista, personaggio inconsueto, con un suo dramma personale e i suoi fantasmi che tiene a bada anche con la pratica dell'arte marziale.
La trama non scontata e i personaggi ben tratteggiati (alcuni potrebbero essere i nostri vicini di casa) rendono il libro gradevole alla lettura e chi non sa cos'è il Tai Chi Chuan potrebbe esserne incuriosito e magari desideroso di provare.
Per i più scafati: difficilissimo scoprire l'assassino!
Poiché conosco l'autore da alcuni anni ho potuto distinguere i tratti autobiografici dalla finzione narrativa.
Il libro ha molte sfaccettature interessanti. I luoghi di Torino che ben conosco: Via Po e il Museo Egizio, e altri più inconsueti e meno noti come le gallerie sotto la città, sotto gli infernotti (cantine sotto le normali cantine) , fanno da teatro per la storia. Il protagonista, personaggio inconsueto, con un suo dramma personale e i suoi fantasmi che tiene a bada anche con la pratica dell'arte marziale.
La trama non scontata e i personaggi ben tratteggiati (alcuni potrebbero essere i nostri vicini di casa) rendono il libro gradevole alla lettura e chi non sa cos'è il Tai Chi Chuan potrebbe esserne incuriosito e magari desideroso di provare.
Per i più scafati: difficilissimo scoprire l'assassino!

Laura Locusti
Un racconto che fin da subito crea un rapporto personale ed intimo.
La mia impressione è stata quella di trovarmi in compagnia di un amico che raccontando si racconta e nel farlo va a sfiorare quelle corde dell'anima che da tempo attendevano di vibrare.
Non solo un giallo ma una risposta alle infinite domande della nostra esistenza.
La mia impressione è stata quella di trovarmi in compagnia di un amico che raccontando si racconta e nel farlo va a sfiorare quelle corde dell'anima che da tempo attendevano di vibrare.
Non solo un giallo ma una risposta alle infinite domande della nostra esistenza.

Giusy Conti
Torino, ci abito da una vita e ritrovarla in un romanzo, sarà campanilismo di bassa lega, ma mi piace, mi diverte.
La lettura dei primi capitoli è vedere coesistere scarno e Barocco, un ossimoro che ti fa notare ciò che succede sotto il tappeto lindo dei "bogia nen"; anche il delinearsi dei personaggi in modo incalzante senza fronzoli con difetti manie competenze e incompetenze mi porta a curiosare tra le pagine.
La vicenda è scritta con un'ironia sempre pronta a venir fuori velata talvolta di sarcasmo, tracciata dentro un architettura, un urbanistica chiara, evocativa ma che fa presagire un disagio.
Poi c'è la musica che, conoscendo i brani, ti permette realmente di attraversare la lettura con una colonno sonora costante che mi aiuta nella costruzione di visi, situazioni, emzioni dei protagonista.
La lettura dei primi capitoli è vedere coesistere scarno e Barocco, un ossimoro che ti fa notare ciò che succede sotto il tappeto lindo dei "bogia nen"; anche il delinearsi dei personaggi in modo incalzante senza fronzoli con difetti manie competenze e incompetenze mi porta a curiosare tra le pagine.
La vicenda è scritta con un'ironia sempre pronta a venir fuori velata talvolta di sarcasmo, tracciata dentro un architettura, un urbanistica chiara, evocativa ma che fa presagire un disagio.
Poi c'è la musica che, conoscendo i brani, ti permette realmente di attraversare la lettura con una colonno sonora costante che mi aiuta nella costruzione di visi, situazioni, emzioni dei protagonista.

Cristian Ciamporcero
I miei sinceri complimenti per questo straordinario romanzo.
L'ho letto, come si suol dire, tutto d'un fiato. E ciò a riprova della qualità, che marcia all'unisono con l'originalità della scrittura.
Man mano che le pagine scorrono, ci si immedesima sempre più nel protagonista della trama, Ikkyo, tuo sagace alter ego.
Non mancano improvvisi colpi di scena, che, meritoriamente, hanno la capacità di stimolarti ancor più, semmai non bastasse, a voler sapere cosa succederà, cosa l'autore si inventerà, escogiterà di lì a poco. Sì, perché c'è da segnalare che il plot è costruito, essenzialmente, sulla risoluzione di un caso: l'omicidio della divina Lucy, coprotagonista, seppur marginale, insieme al citato Ikkyo e tanti altri, che, per non togliere troppo alla suspence di chi si appresta a leggerlo, non sto qui ad elencare.
In definitiva, un'opera davvero notevole, sotto diversi punti di vista, in cui convergono molteplici filoni culturali: dalla letteratura alla filosofia, dalla musica pop a quella classica, dalla religione occidentale a quella ascetica di tipo orientale, dal teatro alle arti figurative. E qui mi fermo, ma non per un sopravvenuto a piè di lista, bensì, per non volerla tirare troppo per le lunghe.
Invito tutti coloro che si saranno presi il fastidio di leggermi, a fare un pensierino per questo "Io sono il guardiano", perché, credetemi, merita davvero moltissimo.
L'ho letto, come si suol dire, tutto d'un fiato. E ciò a riprova della qualità, che marcia all'unisono con l'originalità della scrittura.
Man mano che le pagine scorrono, ci si immedesima sempre più nel protagonista della trama, Ikkyo, tuo sagace alter ego.
Non mancano improvvisi colpi di scena, che, meritoriamente, hanno la capacità di stimolarti ancor più, semmai non bastasse, a voler sapere cosa succederà, cosa l'autore si inventerà, escogiterà di lì a poco. Sì, perché c'è da segnalare che il plot è costruito, essenzialmente, sulla risoluzione di un caso: l'omicidio della divina Lucy, coprotagonista, seppur marginale, insieme al citato Ikkyo e tanti altri, che, per non togliere troppo alla suspence di chi si appresta a leggerlo, non sto qui ad elencare.
In definitiva, un'opera davvero notevole, sotto diversi punti di vista, in cui convergono molteplici filoni culturali: dalla letteratura alla filosofia, dalla musica pop a quella classica, dalla religione occidentale a quella ascetica di tipo orientale, dal teatro alle arti figurative. E qui mi fermo, ma non per un sopravvenuto a piè di lista, bensì, per non volerla tirare troppo per le lunghe.
Invito tutti coloro che si saranno presi il fastidio di leggermi, a fare un pensierino per questo "Io sono il guardiano", perché, credetemi, merita davvero moltissimo.

Vittorio Stanzione
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